domenica 10 aprile 2011

I've got the Law/ I am the Law - Io ho la Legge/Io sono la Legge

"All animals are equal, but some animals are more equal than others"
( George Orwell )

I once went to a beautiful island, where people spent time singing and playing, talking about values ​​such as freedom, justice, and equality among men. I do not remember its name, nor his location, but I am sure that the President was a good man, named Samuel, or perhaps he had another name, definitely beginning by "S". One of the great merits of the President, was that he had chased the enemies "Reds" that threatened the private property of the citizens of the island. I remember when I used to watch TV in the hotel and listen to the news on the President's broadcastings, which reminded me how beautiful life was, and how the economical crises were an invention of the Reds. I also remember the laughter that I had when the President got the bright idea to reform the justice of the island, eliminating, at last, the Red laws on wiretaps. I enjoyed seeing the faces of angry students who were marching in the squares, instigated by corrupt teachers of High Schools. I was really moved while celebrating the anniversary of 150 years since the birth of the state. I've also sung the national anthem "Thank God there is Sam. "
Last night I cried while reading the letter in which you, Red Soldier, announced the news of the death of the President. I miss the island, here our "girl friendly" are not winning, they remain in the street, nobody here makes changements in the law saying "let's have another try!", many young people work, too, I hate young people, they think too much because of the books they read. I miss you Sam, how you were smart, oh, Sam, you had always a joke ready for the saddest moments in life, Sam. Let be the Reds cursed for the image they give of you: the selfish tyrant.
Oh Sam, Sam! Wherefore art thou, Sam?

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"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri"
( George Orwell )

Una volta sono andato su un'isola bellissima, dove la gente passava il tempo cantando e suonando, parlando di valori quali la libertà, la giustizia, e l'uguaglianza fra gli uomini. Non mi ricordo come si chiamasse, nè la sua posizione geografica, ma sono certo che il suo Presidente era un brav'uomo, si chiamava Samuele, o forse aveva un altro nome, sicuramente incominciava con la "S". Tra i grandi meriti del Presidente, c'era quello di aver cacciato i nemici "Rossi" che minacciavano la proprietà privata dei cittadini dell'isola. Mi ricordo quando, guardando la tv in hotel, ascoltavo i telegiornali delle televisioni del Presidente, che mi ricordavano quanto bella fosse la vita, e quanto le crisi ecomoniche fossero un'invenzione dei Rossi. Mi ricordo anche le risate che mi sono fatto quando il Presidente ha avuto la bella idea di riformare la Giustizia dell'isola, eliminando finalmente le leggi Rosse sulle intercettazioni telefoniche. Mi sono divertito vedendo la faccia degli studenti arrabbiati che marciavano nelle piazze fomentati dai professori corrotti dei licei Mi sono emozionato nel ricordare l'anniversario dei 150 anni dalla nascita dello Stato. Ho cantato anche io l'inno nazionale "Meno male che Samuele c'è".
Ieri sera ho pianto, leggendo la lettera in cui tu, Soldato Rosso, annunciavi la notizia della morte del Presidente. Mi manchi isola, qui le nostre "ragazze socievoli" non sono premiate, rimangono in strada, nessuno modifica la legge per "provarci ancora", molti giovani lavorano, troppi, io odio i giovani, pensano troppo per via dei libri che leggono. Mi manchi Sam, oh com'eri intelligente tu, Sam, avevi sempre una barzelletta pronta per i momenti più tristi Sam, siano maledetti quei Rossi che ti dipingono come un tiranno egoista, Sam Sam Sam, perchè sei tu, Sam?



mercoledì 2 marzo 2011

Bittersweet attention - Attenzione agrodolce

"If there's a logic, in the movement of barbarians, it is only possible to read it in a glance that is able to join all the pieces"
(Alessandro Baricco)

I sleep very little, luckily I am not afraid of the dark.
What's that man laughing at out in the street?
It's 3.30 AM, it's too late to go to sleep, it's too early to wake up.
And still that man is laughing, maybe there are two of them.
Yes, I am sure, two men.
I hate the ticking of the clock in the living room, it thumps all over the house by night, as if it wanted to remind you that, while you don't know whether to sleep or get up, time's going by.
They must have broken a bottle out there, now it's 3 or 4 persons.
They all are rotten drunk.
I turn and my knee hits the wall, stifling a scream, and I realize that it's time to get up, not to waste time.
I get up and get dressed, while outside the noise increases.
It seems to be the Sunday morning after the mass, hypocrites starving in the streets.
Yet it is the dawn of a Thursday in May, how can nobody ever work in this part of the world?
What do I eat?
Someone cries out "cappuccino!"
I do not know whether to laugh or to be afraid, so I do both.
The result is that in less than a minute I rush out of the house to see what is happening.
It is not possible.
Hundreds, perhaps a few thousand people in front of the house, all facing the front door.
What do you want?
Someone giggles, looks down, eventually.
a priest says, "We're just watching"
"Go away" I say.
The show is over.

G.

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"Se c'è una logica, nel movimento dei barbari, è solo leggibile a uno sguardo capace di assemblarne i diversi pezzi"

(Alessandro Baricco)

Dormo poco, meno male che non ho paura del buio.
Cosa ride quell'uomo fuori in strada?
Sono le 3.30 di mattina, è troppo tardi per andare a dormire, è troppo presto per alzarsi.
E quell'uomo ride, forse sono due.
Sì, ne sono sicuro, sono due.
Odio il ticchettio dell'orologio appeso in sala, di notte risuona forte in tutta la casa, come se volesse ricordarti che, mentre non sai se dormire o alzarti, il tempo sta passando.
Devono avere rotto una bottiglia là fuori, ora sono almeno 3 o 4 persone.
Tutti ubriachi marci.
Mi rivolto e sbatto il ginocchio contro la parete, soffoco un urlo e capisco che forse devo alzarmi, almeno per non perdere tempo.
Mi alzo e mi vesto, mentre fuori il rumore aumenta.
Sembra di essere la Domenica mattina dopo la messa, ipocriti affamati per le strade.
Eppure è l'alba di un Giovedì di Maggio, possibile che nessuno lavori mai in questa parte di mondo?
Cosa mangio?
Qualcuno da fuori grida "cappuccino!"
Non so se ridere o spaventarmi, quindi faccio entrambe le cose.
Il risultato è che in meno di un minuto mi precipito fuori di casa per vedere cosa stia succedendo.
Non è possibile.
Centinaia, forse qualche migliaia, di persone sono davanti alla casa, tutti rivolti verso la porta di ingresso.
Che cosa volete?
Qualcuno ridacchia, abbassa lo sguardo, alla fine un prete dice "Stiamo solo guardando"
"Andate via" dico io.
Lo spettacolo è finito

G.

martedì 28 dicembre 2010

Democracy, people, and other extinct flowers - Democrazia, persone, e altri fiori estinti

"Beneath this mask there is more than flesh. Beneath this mask there's an idea, Mr. Creedy, and ideas are bulletproof"
(V)
[There's a gun on the floor]
So what have I come here for? Who's the one I have to persuade that my idea wasn't wrong?
You? Of course, it couldn't be any other one.
I couldn't sleep, nor eat or drink, maybe I will die in a couple of hours. Will somebody hear the noise I will make? Will somebody care? I hope no one will.
Do not ever care if a person dies, because everyone lives in the past, it's not my business if you can't move back to the past. Care if the idea of this person becomes unachievable, or, worse, inaccessible.
There are no false ideas, they are all true, since somebody spent at least one microsecond of his life in thinking of it, making it ALIVE. So what am I supposed to do with you?
[Picks the gun up]
Think of a random idea. No wait, not so random, think of an idea you do not agree with.
Good.
You are thinking of the reason why you disagree. My job is nearly over.
Do you realize that this idea used to be true? Maybe it still is.
What if the idea you are thinking of were my idea?
What if you were trying to think what I am thinking of? Try to say it loud, we'll see what happens.
Say it.
[Points the gun at you]
Oh, there you are.
It's funny, you are thinking like me. So, since there are 2 persons now thinking of it, this idea lives a double life.
Can you see it? Do you see the problem?
[Leaves the gun]
I'm done with it, it's all over.
Think people, think.

G.


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"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è una idea, Creedy... e le idee sono a prova di proiettile
"
(V)
[C'è una pistola sul pavimento]
Cosa sono venuto a fare dunque? Chi è che devo convincere che la mia idea non era sbagliata?
Tu? Certamente, chi altro sennò?
Non ho dormito, mangiato, o bevuto, forse morirò tra un paio d'ore. Qualcuno sentirà il rumore che farò? Qualcuno si preoccuperà? Spero di no.
Non preoccuparti mai se una persona muore, perchè tutti vivono ancora, nel passato, e se non sai tornare indietro al passato, la cosa non mi riguarda. Preoccupati piuttosto se l'idea di questa persona diventa irrangiungibile, o peggio, inaccessibile.
Non ci sono idee false, sono tutte vere, poiché qualcuno ha impiegato almeno un microsecondo della propria vita per pensarla, facendo sì che fosse VIVA.
Dunque, che cosa dovrei fare con te?[Raccoglie la pistola]
Pensa ad un'idea qualsiasi. No aspetta, non proprio una qualsiasi, pensa ad un'idea che non condividi.
Bene.
Stai pensando alla ragione per cui non approvi tale idea. Il mio lavoro è quasi finito.
Ti rendi conto che questa idea un tempo era vera? Forse lo è ancora.
E se l'idea a cui stai pensando fosse la mia idea?
E se tu stessi cercando di pensare a quello che sto pensando io? Prova a dirlo ad alta voce! Vediamo cosa succede.
Dillo.
[Ti punta la pistola]
Ah, ecco.
Buffo, stai pensando come me. Quindi, dato che ora ci sono 2 persone che la stanno pensando, quest'idea vive una doppia vita.
Lo capisci? Capisci qual è il problema?
[Lascia la pistola]
Ho finito, è tutto finito.
Pensate gente, pensate.

G.



giovedì 21 ottobre 2010

One, Two, Threeandfourteen - Uno, Due, Treequattordici

"Just be mediocre, you'll get everything" 
(Charles Joseph de Ligne)


Sitting at the bus stop, three men in dark face are waiting for the "Box-on-wheels" to take them to work.
One has the less tiring job, he wastes his time by being the mayor of a small town on the seaside in the middle of the desert.
It takes 9 hours for him to get to work, he enters his office, he fixes up his family's photo, he signs a few documents after a quick reading, and then returns home, just in time for dinner.
Two works in a bank, he has always hated money, that's why he has a lot.
He hates it so much that he likes to waste it in the most insipid goods to buy, such as his girlfriends.
Threeandfourteen has been unemployed since his grandfather was 18, he likes to pretend he has a job and to wear as a worker: a torn shirt, a pair of dirty-paint jeans and a fake tatooed watch.
"So it's gonna be a full day..." claims Two.
"Do not even tell me, I'm tired of singning  documents without having guaranteed safety at work, I have a wife at home..." replies One.
Threeandfourteen doesn't want to talk too much, he knows that Two and One always repeat the very same things, but he's sharpened by the banker: "Who are you today?"
"Hmmm ... I'll be a computer today" he answered, absently.
"What?" A computer? It makes no sense! How can you be a computer?" One asks shocked.
"As if it were difficult, lots of people are computers, they talk in numbers, cite sources, expose view of other men, speak through brains given to the society, "explains Threeandfourteen.
"You're a fool, that's what you are" summarizes Two, barely.
"I want people to think that, talking about percentages and complex statistical calculations, I am always right. I'll manage to persuade people that there is not a different reality from
the one which actually exists, then they must believe that this awful period is the best time of ever, because the numbers are on my side" says Threeandfourteen.
"Do you really think you can do that? People like you should be unemployed forever," say One and Two in unison.
"You will be punished, both of you. Now I must go, that's my bus"
The two men are confused, Threeandfourteen hops onto the bus, which does not even stops, it only slows down.
Threeandfourteen was on "Bus One".
Have a nice day.

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"Non siate che mediocri, otterrete tutto"   
(Charles Joseph de Ligne)

Seduti ad una fermata dell'autobus, tre uomini scuri in volto aspettano che la "Scatola con le ruote" li porti al lavoro.
Uno ha il lavoro meno faticoso, perde tempo facendo il sindaco di un piccolo paesino sul mare, in mezzo al deserto.
Uno ci mette 9 ore ad arrivare al lavoro, entra nel suo ufficio, sistema la foto della sua famiglia, firma un paio di documenti letti velocemente, e poi torna a casa, appena in tempo per cenare.
Due lavora in banca, ha sempre odiato i soldi, è per questo che ne ha tanti.
Li odia così tanto che gli piace sprecarli nei beni più insulsi che si possano comprare, come le sue fidanzate.
Treequattordici è disoccupato da quando suo nonno aveva 18 anni, gli piace fingere di avere un lavoro e travestirsi da lavoratore: camicia strappata, jeans sporchi di vernice e orologio finto tatuato sul polso.
"Allora anche oggi giornatona..." esordisce Due.
"Non me lo dica, sono stanco di mettere firme su documenti senza che mi sia garantita sicurezza sul posto di lavoro, ho una moglie a casa io..." replica Uno.
Treequattordici non ha troppa voglia di parlare, lo sa che Uno e Due dicono sempre le stesse cose, ma viene incalzato dal bancario: "E tu chi sei oggi?"
"Mmmh...io oggi sono un computer" risponde lui distratto.
"Che cosa? Un computer? Non ha senso! Come puoi essere un computer?!" chiede Uno scandalizzato.
"Come se fosse difficile, tantissime persone sono dei computer, parlano in numeri, citano fonti, espongono tesi altrui, parlano con i cervelli donati alla società" spiega
Treequattordici.
"Sei uno sciocco, questo sei" sintetizza Due, stizzito.
"Io voglio che le persone pensino che, parlando di percentuali e di calcoli statistici complessi, io abbia sempre ragione. Io riuscirò a convincere la gente che non esiste
una realtà diversa da quella che effettivamente c'è, quindi devono credere che questo brutto periodo sia il periodo migliore di sempre, perchè i numeri sono dalla mia parte" dichiara
Treequattordici.
"Pensi davvero di riuscirci? Quelli come te dovrebbero restare disoccupati per sempre" dicono Uno e Due in coro.
"Sarete puniti, entrambi. Ora devo andare, questo è il mio autobus"
I due uomini sono confusi, Treequattordici sale al volo sul pullman, che non si ferma nemmeno, rallenta soltanto.
Treequattordici è salito sull' Autobus Uno.
Buona giornata.

- G. -

lunedì 20 settembre 2010

The Prissy Fool - Lo Scemo Perbenista

"There's no other way to restore honor in politics, we have, as the very first thing, to hang the moralists"
(Nietzsche)

I stopped calculating the speed by which the falsity penetrates into people when I started to attend the Prissy High School, more for boredom and softness than
for other reasons.
8 AM
I sit down, the usual Common Sense lesson is about to begin, how great.
However, there's something strange, the teacher is no longer joyful and happy, it seems like something has twisted him, a terrible vision must have frightened
him so much, that he has an annoying-enervating stammering.
His voice keeps on trembling, his eyes are looking for a non-existent shelter in his Good Students' astonished eyes.
"You see guys, I'm not me anymore"
Somebody laughs from the last row, this man has gone mad, it's obvious.
"It's like..when a man kills the woman he loves, when he rapes a child, when he betrays the nation, those experiences that mark you forever"
The matter seems to be more seriuos, the young Hamlet is staring at the teacher with a dull and childish expression.
"I think I forced somebody to believe in a wrong ideal"
The chaps in the first row start leafing through the book, they're sure they have already heard about this topic..somewhere..
they just can't remember where.
"I persuaded my son to left his wife, I destroyed a family"
The old Hamlet exclaims "But..teacher! This goes against the principles you taught us last Tuesday!"
"You're right, that's why I resign, guys"
The doubtful Hamlet doesn't know what to think of now, he doesn't want the teacher to leave, but, on the other hand, his act is absolutely indefensible and
goes against any moral law, he's torn.
"Farewell guys"
The confident Hamlet stands up and starts to insult the teacher, till 8.59 AM

9 AM
The good Hamlet sits down, the Applied Hipocrisy lesson is about to start
There's fustiness in the classroom, but the windown is locked.
Hamlet has studied.

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"Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti"
(Nietzsche)

Ho smesso di calcolare la velocità con cui la falsità penetra nelle persone quando ho iniziato a frequentare il Liceo Perbenista, più per noia e arrendevolezza
che per altro.
Ore 8.00
Mi siedo, sta per iniziare la consueta lezione di Buon Senso, che bello.
Eppure c'è qualcosa di strano, il professore non è più allegro e felice, sembra essere stato stravolto da qualcosa, qualche orrenda visione deve averlo
colpito tanto da causargli un fastidioso snervante balbettio.
La voce continua a tremare, gli occhi cercano un riparo che non esiste negli attoniti occhi degli "studenti del bene".
"Vedete ragazzi, io non sono più io"
Qualcuno ride dall'ultima fila, quest'uomo è impazzito, è chiaro.
"E' come quando un uomo uccide la donna che ama, come quando violenta un bambino, o tradisce la nazione, sono quelle esperienze che ti segnano per sempre"
La questione sembra farsi più seria, il giovane Amleto fissa l'insegnante con un espressione sciocca e puerile.
"Credo di aver forzato qualcuno a credere in un ideale sbagliato"
I ragazzi della prima fila sfogliano nervosamente il libro di testo, sono certi di aver sentito parlare di questo argomento da qualche parte..
solo non si ricordano dove.
"Ho convinto mio figlio ad abbandonare sua moglie, ho distrutto una famiglia"
Il vecchio Amleto esclama: "Ma professore! Questo va contro i principi che ci ha insegnato Martedì scorso!"
"Hai ragione, è per questo che mi dimetto ragazzi"
Il dubbioso Amleto ora non sa che pensare, non vuole che l'insegnante se ne vada, ma, d'altronde, il suo atto è assolutamente ingiustificabile e va contro ogni
legge morale, è combattuto.
"Addio ragazzi"
Il sicuro Amleto si alza e comincia ad insultare il professore, fino alle 8.59

Ore 9.00
Il buon Amleto si siede, inizia l'ora di Ipocrisia Applicata
C'è un odore di chiuso nell'aula, ma la finestra non si apre.
Amleto ha studiato.

-G-

sabato 4 settembre 2010

Italy Is Awesome, For Tourists – L’Italia È Una Figata, Per I Turisti

“Italians lose wars as if they were football matches, and football matches as if they were wars”

(Wiston Churchill)



-I sit down, turn on TV, a journalist is interviewing a foreign tourist in Rome…-
Journalist: “What’s your opinion about Italy?”
Tourist: “Italy is just a magnificent place, this is all I’ve ever dreamt to see!”
Journalist: “Sure, would you ever buy a house here?”
Tourist: “Seems like a great idea! I’d rather buy a house in the countryside, climate is amazing in Italy, there’s a beautiful atmosphere!”
Journalist: “ What if I pointed out to you that, maybe, your impression isn’t right? Do you realize that, since tourism constitutes the 12% of GDP in Italy, the Government cares about giving a certain impression on foreign tourists who don’t know our national economic situation?”
Tourist: “I don’t know… there’s a lot of  traffic here in Rome, lots of people are wearing jacket and tie, and beggars are few, the situation doesn’t look so tragic!”
Journalist: “Really? Do you know that, despite what our president says through his TVs, the ratio between our government debt and GDP is 115%?”
Tourist: “I can’t understand…isn’t this one the European country that got out of the financial crisis in the best way?”
Journalist: “We have never got out of financial crisis, the ratio I was talking about is a datum destined to get worse, because our banks aren’t going to lend any money to the small and medium enterprises, that represent more than the 95% of the enterprises in our country, did anyone tell you so?”
Tourist: “Frankly, I can’t figure such an underdeveloped nation in the West World”
Journalist: “Sometimes reality overtakes imagination. The Government contracted, for every italian citizen, a debt of 30,000 €.  The fiscal pressure is 42,8 %, one of the highest in Europe, what do you think about it?”
Tourist: “I don’t believe you, goodbye, I’m going to the beach. My friend, you should relax and enjoy Italian sun, arrivederci”
-I turn of TV, I enter the kitchen…
I’ll have a pizza…I’m in Italy, I relax and enjoy Italian sun”  
[there's a video at the end of the post, check it out]

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“Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio, e le partite di calcio come se fossero guerre”
(Wiston Churchill)

-Mi siedo, accendo la tv, un giornalista sta intervistando una turista straniera a Roma…-
Giornalista: “Che cosa pensa lei dell’Italia?”
Turista: “L’Italia è semplicemente un posto magnifico, è tutto ciò che ho sempre desiderato vedere!”
Giornalista: “Certo, comprerebbe mai casa qui?”
Turista: “Mi sembra una grande idea! Comprerei volentieri una casa in provincia, in Italia il clima è fantastico, si respira un’atmosfera grandiosa!”
Giornalista: “Cosa mi direbbe se le facessi notare che forse la sua impressione non è giusta? Si rende conto che, poiché il turismo costituisce il 12% del PIL in Italia, il Governo tiene molto a fare buona impressione sui turisti stranieri che non conoscono bene la situazione economica nazionale?”
Turista: “Non saprei...qui a Roma c’è molto traffico, c’è molta gente in giacca e cravatta, i mendicanti sono pochi, la situazione non sembra proprio così tragica!”
Giornalista: “Davvero? Lo sa che, nonostante quello che dice il nostro premier dalle sue televisioni, il rapporto tra il debito pubblico e il PIL è del 115 %?”
Turista: “Non capisco…non è questo il paese europeo che è uscito dalla crisi economica nel modo migliore?”
Giornalista: “Non siamo mai usciti dalla crisi, il rapporto di cui parlavo prima è un dato destinato a peggiorare, perché le nostre banche non hanno nessuna intenzione di prestare soldi alle piccole-medie imprese, che rappresentano più del 95% delle imprese nella nostra nazione, non glielo hanno mai detto?”
Turista: “Sinceramente, non riesco ad immaginare un paese occidentale così sottosviluppato!”
Giornalista: “A volte la realtà supera l’immaginazione, lo Stato ha contratto un debito di 30.000€ per ogni cittadino italiano. La pressione fiscale è del 42,8%, tra le più alte in Europa, cosa ne pensa?”
Turista: “Non le credo, la saluto, vado in spiaggia. Lei, amico mio, dovrebbe rilassarsi e godersi il sole italiano, arrivederci”
-Spengo la tv, entro in cucina…
mi mangio una pizza…sono in Italia, mi rilasso e mi godo il sole italiano-

G.

martedì 31 agosto 2010

The Reason Why We Write - Il Motivo Per Cui Scriviamo

" Write on the sea, on the wind..." (The Tiger And The Snow, 2003)

Surely, I'm not the first one (and I won't even be the last) who writes about the reason why we write, provided always that there is a certain one. The "matter" is that none of us uses the same only brain, therefore it's almost impossible to estabilish the reason why WE write, I write, for example, because I can't stand ignorance and conspiracy of silence. I think that, if there were more transparency in everything we'd solve lots of little problems that influence our way of life, we should be clear in writing a recipe, clear in writing the instructions to assemble a piece of furniture, clear in teaching all the particular nuances of a language, clear in making news, and so we'd understand tons of things in the shortest possible time. That's not what happens, because people seem to be much more attracted to finish one thing, rather than doing it well. This blog aims to deal with different topics by the greatest possible competence. without caring about finishing one thing to start another one at once. Calm and clarity, I want people to think, to get curious, to get angry, to laugh, to REACT SOMEHOW. I'm not writing to fill my time, I hope someone will read this blog and talk about it in whichever underground station.



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"Scrivete sul mare, sul vento..." (La Tigre E La Neve, 2003)


Non sono certo il primo e non sarò certo l'ultimo a scrivere della ragione per cui scriviamo, sempre che ce ne sia una ben definita. Il "problema" è che nessuno di noi ragiona con la stessa testa, quindi è praticamente impossibile dare una motivazione del perchè si scriva, io ad esempio scrivo perchè non sopporto l'ignoranza e l'omertà. Penso che se ci fosse più trasparenza in ogni cosa allora si risolverebbero tante piccole questioni che influenzano il vivere quotidiano, bisognerebbe essere chiari nel scrivere una ricetta, chiari nelle istruzioni per montare un mobile, chiari nell'insegnare le particolari sfumature di una lingua, chiari nel fare informazione, e allora si capirebbero molte cose nel minor tempo possibile. Questo non accade, perchè le persone sembrano essere più attratte dal finire una cosa, piuttosto che farla bene. Questo blog si propone di parlare di diversi argomenti con la maggior competenza possibile, senza preoccuparsi di finire una cosa per iniziarne un'altra. Calma e chiarezza, scrivo per far pensare, incuriosire, far arrabbiare, far ridere,REAGIRE IN QUALCHE MODO. Non scrivo per occupare tempo, scrivo e spero che qualcuno legga e parli di quello che ha letto ad una qualsiasi fermata del metro. 



G.